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AFFABULARE: IL CORPO RACCONTA

LAB#2

AFFABULARE: IL CORPO RACCONTA

Co-condotto da Alessandra Amicarelli e Moira Zappella

Un percorso esplorativo ed espressivo intorno ai confini corporei e alla narrazione del sé articolato in quattro momenti: CORPO, OMBRA, SAGOMA, RACCONTO.

Partendo dall'ascolto del corpo in movimento, passando attraverso l'esplorazione della propria ombra e la traccia della sagoma corporea, si giunge alla creazione di una "mappa sensibile", base grafica che dà vita ad un atto performativo per raccontare se stessi con una forma espressiva che abbraccia molteplici linguaggi: danzamovimento, teatro d'ombre, body tracing, collage/cut-out.

IL CORPO

Lavoro sulla consapevolezza corporea/embodiment.

A partire dal respiro entriamo in ascolto del nostro corpo, della sua posizione nello spazio e delle sue particolari qualità di movimento.

Attraverso esercizi specifici riscopriamo le connessioni corporee di base e rafforziamo i confini tra interno ed esterno fino ad entrare in relazione con lo spazio dell'altro.

L'OMBRA

Il linguaggio del teatro d'ombra.

Attraverso l'osservazione della propria ombra corporea proiettata su vari schermi e con vari tipi di luci, conosciamo il meccanismo fisico che ne determina la nascita, scoprendone tutte le variazioni possibili.

L'ombra corporea ci permette di riconoscerci in quanto individui ma anche di giocare con la sua elasticità e plasticità (l'ombra può trasformarsi, deformarsi, essere piccola oppure molto grande, con-fondersi con altre ombre).

LA SAGOMA

Silhouettes e body tracing.
L'esplorazione dei confini del corpo prosegue al suolo attraverso un'immersione nella tecnica del body tracing, facendo emergere immagini, sensazioni, emozioni. Dopo aver tracciato l'impronta del corpo su carta, si passa alla realizzazione di varie sagome di se stessi (in miniatura, a taglia umana).  Utilizzando tecniche di cut-out e collage si interviene liberamente sulla propria sagoma utilizzando carte colorate, giornali, creando una propria mappa  sensibile, un paesaggio delle visioni e memorie del corpo.

IL RACCONTO

Installazione/performance.

Una volta definito il setting della narrazione, ognuno, a partire dal proprio manufatto mette in scena un inedito racconto di sé facendo dialogare le tecniche approcciate con i propri canali espessivi preferenziali.

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